Il rapporto dell’Agenzia dell’Unione Europea per i Diritti Fondamentali (FRA) del 2024 rivela dati contrastanti sui diritti LGBTQIA+ in Europa.
Nonostante alcuni miglioramenti in termini di consapevolezza sociale e tutele legislative, rimangono sfide significative, soprattutto per le persone transgender e intersex.
I progressi nelle tutele legali e sensibilizzazione
Negli ultimi dieci anni, l’Europa ha compiuto passi importanti nell’adozione di tutele legali per le persone LGBTQIA+. Il rapporto evidenzia miglioramenti nel riconoscimento delle unioni civili e nelle leggi contro le discriminazioni. Tuttavia, i progressi non sono uniformi: in diversi Paesi, la retorica anti-LGBTQIA+ è in aumento, minacciando i risultati raggiunti.
Sfide per le comunità transgender e intersex
Un punto critico riguarda le difficoltà incontrate da persone transgender e intersex. Più della metà delle persone transgender che ha partecipato alla survey, ha riportato episodi di violenza o discriminazione. L’accesso a cure mediche adeguate, come l’assistenza per l’affermazione di genere, è ancora problematico in molti paesi, con tempi di attesa lunghi e atteggiamenti discriminatori da parte del personale sanitario. Il rapporto denuncia anche le pratiche non consensuali sui bambini intersex, chiedendo un immediato intervento per garantire i loro diritti.

Discriminazione nel settore sanitario
Molti pazienti LGBTQIA+ hanno riferito episodi di discriminazione nel settore sanitario, come il rifiuto di cure o un trattamento giudicante da parte dei medici. Ciò è particolarmente evidente per le persone transgender e intersex, che si trovano spesso a fronteggiare professionisti poco formati o non sufficientemente sensibili alle loro esigenze. Questa mancanza di preparazione da parte degli operatori sanitari ostacola l’accesso a cure di qualità e appropriate per la comunità LGBTQIA+.
Odio e discriminazione online
Il rapporto sottolinea anche il crescente problema dell’odio online. Oltre il 50% dei partecipanti al sondaggio, ha subito episodi di odio e discriminazioni su piattaforme digitali. Nonostante la gravità del problema, solo l’11% segnala questi episodi alle autorità, a causa della mancanza di fiducia nelle istituzioni.
Quadro giuridico e applicazione delle leggi
Nonostante la presenza di leggi a tutela delle persone LGBTQIA+, l’applicazione rimane spesso insufficiente. Molti non conoscono i propri diritti o non denunciano le discriminazioni subite, contribuendo a un circolo di inazione. Il rapporto FRA esorta a migliorare la formazione delle forze dell’ordine e a diffondere maggiore consapevolezza dei diritti LGBTQIA+.

Prospettive future: raccomandazioni per un’Europa più inclusiva
Il rapporto conclude con una serie di raccomandazioni, tra cui il rafforzamento delle leggi anti-discriminazione e l’implementazione di programmi educativi inclusivi. Si richiede anche una maggiore collaborazione tra governi e piattaforme digitali per combattere l’odio online e creare spazi più sicuri.
Fonti:
LGBTQ equality at a crossroads – report 2024